Ho avuto un’iniziale resistenza nel cominciare questa lettura. Forse perché conoscendo gli autori nutrivo aspettative, e le aspettative, soprattutto quando sono alte, possono destabilizzare la realtà che vorremmo poter costruire col solo utilizzo dei nostri desideri. I più puri, al di là di ogni eventuale interferenza.
Ho iniziato allora piano piano, aprendo pagine “a caso”. L’ho fatto timidamente, quasi provando un senso di soggezione in quel mio prendere visione di ciò che leggevo dato che si rivelava, il più delle volte, sorprendentemente in linea con le circostanze che stavo attraversando, o col pensiero che avevo in testa, o col motivo che mi spingeva ad aprire un’altra pagina. Ed una ancora.
Nell’arco di pochi giorni, questo libro dal titolo solenne e dal respiro leggero, è divenuto uno tra quelli che spontaneamente girano per casa e che, pur non sostando in un luogo preciso, appaiono davanti ai tuoi occhi sempre al momento opportuno, come gli amici più cari.
In un periodo storico in cui troppo spesso il linguaggio simbologico dei tarocchi viene volgarizzato, confuso e perfino violentato, queste pagine, così ricche di tradizione eppur così fresche nell’esposizione, restituiscono un tono forte e dignitoso ad ogni arcano, rivelandone il valore intrinseco e attivandone la magia.
Sono rimasta davvero colpita, inoltre, dall’estro con cui gli autori accostano tarologia, numerologia e astrologia, creando corrispondenze che, seppur essenziali, amplificano il messaggio evolutivo che l’analisi di ogni arcano già riesce ad esprimere di per sé, con singolare spontaneità.
Anche i momenti dedicati alla meditazione, se così possiamo definirla, data l’originalità con cui è qui presentata, sono sorprendenti. Capaci di trasportarti in veri e propri viaggi che a partire da stimoli visivi, evolvono attraverso i sensi, l’intuizione, l’ascolto interiore, rendendoti protagonista di processi trasformativi assai preziosi. Non di meno ti spronano, in maniera semplice ma efficace, ad una postura spirituale che promette punti di vista nuovi e diversi, da cui osservarti ed osservare. Con cui riconoscerti e riconoscere, col fine, sempre propizio, di una maggior consapevolezza.
Lascio a voi scoprire le piccole e grandi meraviglie che io stessa ho avuto il piacere di assaporare, assai più pregevoli di quanto avvertissero le mie aspettative; capaci di accompagnarci tra le braccia di Morfeo, così come di spronarci a magnifici e profondissimi risvegli.
Sull’onda della mia personale esperienza e senza pretese, vi lancio gentilmente un invito, cari lettori.
Provate anche voi a lasciare questo libro gironzolare per casa, soprattutto quando siete in compagnia dei vostri ospiti. Affinché la sua magia possa sorprendere voi, come me, attraverso lo sguardo di chi, senza conoscerlo, dovesse trovarsi ad aprirne una pagina. Una a “caso”.